La chiesa è un edificio che individua, racchiude e definisce uno spazio sacro. Gli interventi illuminotecnici, rispettosi di quelle che sono le disposizioni emanate dalla Commissione Episcopale attraverso una specifica Nota Pastorale e la normativa UNI 10380, dovranno sempre tener conto del fatto che la chiesa è caratterizzata da tre dimensioni strettamente correlate fra loro: simbolica, liturgica e architettonica. Attraverso un uso sapiente della luce artificiale, che, quando è possibile, dovrà essere uniformata a quella naturale, l’illuminotecnica dovrà, da una parte essere funzionale e, dall’altra, rispettare le valenze simboliche dei vari spazi speciali e degli elementi strutturali.
Prendendo in esame la struttura architettonica e volumetrica della imponente Cattedrale di Santa Maria Assunta di Urbino la prima importante valutazione è stata determinare la temperatura di colore della luce sempre in rapporto dapprima al comfort percettivo e al compito visivo, in seconda istanza alla funzione, all'effetto estetico, al tipo d’atmosfera ambientale che si desidera ottenere e, soprattutto, al rispetto dei valori cromatici, artistici ed architettonici con particolare riguardo al messaggio spiritualistico ed intimista che tali opere e strutture devono sempre comunicare.
In questa proposta progettuale abbiamo adottato determinati tipi di lampade (Ioduri metallici e SuperLed), anche ai fini del risparmio energetico e dei costi di gestione, che in parte dipendono dalla lunghezza stessa della vita della lampada.
Lo studio è stato orientato al fine di raggiungere principalmente tre obiettivi: l'illuminazione degli elementi architettonici e decorativi all’interno delle Navate, l’illuminazione “dedicata” per consentire, nell'ambito di un comfort visivo, lo svolgimento delle funzioni e delle visite e il massimo occultamento degli elementi illuminanti.